venerdì 19 febbraio 2010

Qui prodest ? (III)

Facciamola corta: Xenomai non ha prodotto i risultati sperati. I fork, come le rivoluzioni non producono mai i risultati desiderati. Come dice sempre Milena (Gabbanelli, Rai Report): "Andiamo a vedere com'e' andata a finire.".

Rivoluzione Francese: risposta transitoria fortemente oscillante di durata secolare con forti picchi positivi e negativi. Sono arrivati alla V Repubblica perche' hanno avuto l'enorme botta di culo di trovare un militare con le palle che ha saputo resistere alla tentazione della dittatura e ha trovato il coraggio di credere nella democrazia. Chapeau, mon General.

Rivoluzione Russa: chiusa per bancarotta. Nikita provo' a fare una prima - grossa - patch, ma duro' poco. Gorby ce l'ha messa tutta con una patch di dimensioni epocali. Niente da fare. E' andata a finire come tutti sappiamo. Un vero peccato, perche' i Russi hanno saputo produrre dei risultati spettacolari. Esempio lampante di come una strategia di controllo rigidamente centralizzato sia inevitabilmente destinata al fallimento.

Rivoluzione Cubana: vedi sopra. Speriamo che gli eredi di Fidel sappiano tenere la giusta distanza tra gli estremi. Senno' ci tocca a addio alle calde spiagge di Cuba. Ricordatevi che l'autonomia operativa di un sommergibile nucleare e' limitata solo dalla durata della vedura fresca e del caffe'. Finita la prima, inizia il malcontento, ma quando finisce il caffe' scatta il panico. Speriamo di approdare a qualcosa di diverso da una Las Vegas Due oppure un allargamento del Guantanamo Bay Resort Inn. 

Rivoluzione Cinese: la partita per il dominio del mondo si gioca tra la Cina e Google. Entrambi sono "good" e "evil", "yin" e "yang". Entrambi usano Linux (ma cosa altro vorreste usare per andare a conquistare il mondo?). Entrambi hanno capito che la partita si gioca sul dominio tecnologico. Dimenticate gli altri giocatori. Non domandatemi chi vincera' perche' non e' la domanda giusta.

Che cosa e' mancato - e tuttora manca - a Xenomai?

I tool e le applicazioni al contorno. Come dice sempre Linus, il sistema operativo non serve a nulla se non ci sono le applicazioni. Per RTAI sono stati sviluppati molti tool. Per me - ma vi posso assicurare che sono in buona compagnia - il piu' importante e' RTAI-Lab e derivati.
Con RTAI-Lab potete produrre delle applicazioni RTAI complete usando la generazione automatica da Scicos e Simulink senza scrivere una singola riga di codice.
E' stato Maestro Robi (Roberto Bucher) che ha fatto il miracolo. Ma il suo capolavoro e' stato insegnarmi ad usare ed a sviluppare la generazione automatica di codice. Questo vuol dire che tutti (a parte la solita ventina di pseudo-Nazi ...) possono riprodurre i nostri risultati.

Oltre per mancanza di tool e applicativi, Xenomai non e' riuscito a farsi accettare nel main line kernel. Xenomai e RTAI condividono il codice dello stesso nano-kernel (ADEOS), scritto da Philippe Gerum. Il metodo usato da ADEOS non e' piaciuto agli sviluppatori del kernel. Secondo me perche' non gli piace l'idea di avere qualcuno "sotto" di loro che gli pilotava. ADEOS e' un substrato di codice a livello molto basso che si mette tra il sistema operativo "ospite" (quello non real time) e l'hardware.

Agli sviluppatori del kernel piace avere il controllo diretto del metallo (hardware), controllo che pero' hanno perso definitivamente con i moderni sistemi di virtualizzazione come VirtualBox, VMWare, Qemu, etc.

La virtualizzazione e' una tecnologia cosi' forte che neanche Neo, quando incontra l'Architetto, puo' contrastare. L'unica opzione che gli resta e' usare uno dei due exit point e fare un reload (reboot a caldo). L'Architetto, che lavora a livello hypervisor, e' convinto di essere intoccabile. E forse lo e', almeno fino quando qualcuno non dimostra il contrario.

Perche' dopo Reload arriva Revolution.

ScicosLab Revolution, what else?

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